Storia Istituto
Dal 1862 l’Istituto Tecnico Commerciale e Turistico Statale “Vittorio Emanuele II” è luogo di riferimento culturale sul territorio di Bergamo e si è sempre distinto per aver saputo coniugare la tradizione con l’innovazione, gli studi giuridici ed economici con l’umanesimo, la conoscenza di nozioni con l’analisi del territorio e delle sue esigenze. Ha posto come sua base pedagogica il dialogo culturale tra l’insieme di soggetti che vivono nella realtà umana, sociale, storica. L’Istituto ha saputo da sempre leggere le richieste del mondo del lavoro e le esigenze del territorio e si è attivato per offrire risposte idonee, attraverso le proprie strutture e metodologie, affrontando con entusiasmo ogni sfida. E’ aperto al territorio, al servizio della cultura e dei cambiamenti tecnologici, flessibile nell’operare nell’intero arco della giornata. Il “Vittorio Emanuele II” mostra nella sua storia una vocazione europea, sia nell’attenzione posta nello studio dei fenomeni culturali ed economici del continente, sia nelle scelte operative. Nei suoi quasi 150 anni di vita l’Istituto vanta illustri insegnanti tra i quali il professor Ernesto Rossi (Caserta 1897 – Roma 1967): autore e firmatario del “Manifesto di Ventotene” che richiedeva l’impegno dei popoli europei a formare un organismo politico coeso ed oggi opera effettivamente in ambito europeo, con il Progetto Leonardo grazie al quale centinaia di studenti possono sperimentare il mondo del lavoro nelle aziende commerciali e turistiche di diversi Paesi europei. L’ambizione dell’Istituto è quella di ampliare ulteriormente le zone di interesse del progetto, per offrire una sempre maggiore opportunità di conoscenza e di operatività agli studenti, affinché possano maturare concretamente la propria cittadinanza europea.
CRONOLOGIA
I Periodo – LE ORIGINI: DALLA ISTITUZIONE ALLA INTITOLAZIONE
1859 |
L. 13 novembre 1859, n.3725: legge organica della P.I.; si trovano in essa previsti, accanto alla scuola Classica, due gradi di istruzione tecnica: – istruzione di primo grado impartita nelle Scuole Tecniche, – istruzione di secondo grado negli Istituti Tecnici, da istituire “nelle città centro di un più notevole movimento industriale e commerciale” (art.283). |
1860 |
Inizio pratiche da parte del Consiglio Provinciale delle Scuole, della Camera di Commercio e di Industria, della Rappresentanza Municipale, per ottenere la fondazione di un Istituto Tecnico di 2° classe. |
1862 |
R.D.30 ottobre 1862, n.940: viene concesso anche a Bergamo un Istituto Tecnico.9 dicembre: inaugurazione dei locali allestiti dal Municipio nel Palazzo denominato “La Pretura Nuova” in Città Bassa. L’Istituto risulta ordinato sulle sezioni: Amministrativo – Commerciale, Fisico – Matematico e Chimico. |
1869 |
Con R.D. 10 gennaio 1869, dato l’esiguo numero di iscritti alla sezione Mineraria (comprendente le sezioni di Mineralogia e Metallurgia), questa viene sostituita con la Sezione di Costruzioni e Meccanica (accanto alla sezione Amministrazione, Ragioneria e Commercio). |
1872 |
Con R.D. 30 marzo 1872 gli Istituti Tecnici vengono riordinati; l’Istituto di Bergamo ritorna alle sezioni Fisico – Matematica, Commercio e Ragioneria. |
1873 |
Dalla bassa Città l’Istituto si trasferisce in Piazza Vecchia, nell’antico Palazzo del Municipio. |
1878 |
9 gennaio – muore il Re Vittorio Emanuele II.30 gennaio – lettera del Preside Prof. Augusto Montanari al R. Provveditore agli studi: si comunica che il Consiglio dei Professori ha votato unanime la proposta di chiedere al Ministro l’intitolazione della scuola a “R. Istituto Vittorio Emanuele II”.13 febbraio – lettera del Ministro di adesione alla proposta.16 febbraio – lettere del Preside Montanari nelle quali si partecipa la nuova denominazione della scuola (e viene usata già carta debitamente intestata). |
II Periodo – LA SEZIONE INDUSTRIALE
1884 |
La Giunta Provinciale di Vigilanza incarica il Preside di studiare un nuovo ordinamento, più aderente alle necessità che il nuovo sviluppo industriale va imponendo. |
1885 |
Accanto alle sezioni Fisico – Matematica e Commercio – Ragioneria ha inizio una sezione Industriale (lettera del Ministro della P.I. 17 settembre 1885).Necessita disporre di nuovi locali, con diversa ubicazione ed atti ad accogliere officine e laboratori.La Società Industriale Bergamasca (che manteneva fin dal 1858 Scuole Serali per operai) acquista i locali del già Cotonificio Zuppinger al Pradello (via Masone) e li concede in uso gratuito all’Istituto perché siano sede della Sezione Industriale e delle Scuole annesse per operai. |
1888 |
La Sezione Industriale si presenta su tre sottosezioni: meccanici – tessitori – chimici; ha aggregate le Scuole serali ed i Corsi festivi per operai ed artieri. Seguono successivi potenziamenti del complesso con istituzione di nuovi insegnamenti; si citano: una “Scuola allievi capi operai”, che ha forma stabile nel 1895-96; una scuola di filatura, di tessitura. di tintoria. |
1906 |
Il R.D. 22 luglio 1906, n.373, regola programmi ed orari delle lezioni della Sezione Industriale. |
III Periodo – GRANDE SVILUPPO DELL’ISTITUTO E DIVISIONE DELLE SCUOLE
1912 |
Viene istituita, con sede presso l’Istituto Tecnico, la Scuola Serale Pratica di Commercio, promossa e finanziata quasi esclusivamente dalla Camera di Commercio; vengono pure istitutiti corsi preparatori per l’ammissione all’Istituto ed alla Scuola per Capi operai. |
1913 |
Con L. 29 maggio 1913, n.920 viene creato l’Ente “Scuole Industriali di Bergamo”, con lo scopo di “provvedere al mantenimento e favorire lo sviluppo della Sezione Industriale del R. Istituto Tecnico di Bergamo e delle Scuole Industriale annesse” (art.1).23 settembre – cerimonia di posa della prima pietra del nuovo edificio delle Scuole Industriali di Bergamo e dell’Istituto Tecnico Vittorio Emanuele II, in Foro Boario, alla presenza di S.M. il Re e del Ministro della P.I. Luigi Credaro. |
1917 |
Istituzione di una speciale Scuola Provinciale di Agricoltura (ordinata poi con R.D. 2 ottobre 1919, n. 2505), comprendente sezioni e corsi vari.Il potenziamento delle scuole ed il fervore di iniziative rende indilazionabile il problema di nuove sedi ed attrezzature. |
1918 1919 |
Viene istituito un Convitto delle RR. Scuole Industriali, in quanto tali scuole sono frequentate da allievi che provengono da ogni parte d’Italia. |
1919 1920 |
Officine e laboratori vengono trasferiti nella sede dell’ex stabilimento Esperia al Conventino. |
1920 1921 |
Ecco la situazione delle scuole e delle sedi per l’anno 1920 – 1921, desunta da pubblicazioni relative a tale anno scolastico:
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1922 |
Inaugurazione di parte del Palazzo in Foro Boario (progettista arch. Marcello Piacentini) |
1922 1923 |
Con la Riforma generale della P.I. il R. Istituto Industriale si stacca con propria direzione e sede (Esperia). |
1922 |
Il R. Istituto Tecnico ha sede in Foro Boario, ridotto alla sola sezione Commercio – Ragioneria. Scompare la sezione di Agraria. |
1922 1924 |
Una nuova Scuola, il “Liceo Scientifico”, sostituisce la sezione Fisico – matematica (che si esaurisce con l’anno 1926, per dar modo a tutti gli iscritti alla sezione di poter sostenere l’esame finale di licenza). |
IV Periodo – DALLA RIFORMA GENTILE ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE
1924 |
L’Istituto Commerciale è ordinato su quattro classi (v.R.D. L. 15 maggio 1924, n. 889, sul riordinamento dell’istruzione media tecnica). |
1936 |
Viene completato l’edificio di Foro Boario ed inaugurata l’ala nuova il 28 ottobre; è ospitato il Liceo Scientifico. |
1940 |
Con L. 1 luglio 1940, n 899, viene istituita la nuova Scuola Media, da attuarsi gradualmente in sostituzione delle prime classi del corso inferiore. |
1943 1944 |
Anno delle peregrinazioni: in dipendenza delle vicende belliche e dell’occupazione dell’Istituto da parte dei militari, l’Istituto va vagando in varie sedi (Scuola Elementare “Fratelli Calvi”, Scuola elementare “A. Diaz”, Liceo Classico, Istituto Magistrale in Cittadella, Accademia “Carrara”). Il complesso delle dotazioni (biblioteca, apparecchi scientifici, ecc.) viene smistato in parte ad Alzano Lombardo, in parte nei magazzini dell’Ospedale Neuropsichiatrico; quanto rimasto nell’Istituto o scompare o risulta poi una rovina. La biblioteca, viene trasportata qua e là in sacchi, viene in buona parte dispersa. |
V Periodo – GLI SVILUPPI FINO AD OGGI
1944 |
La quarta classe inferiore, per l’attuazione della Scuola Media, fa parte ormai del corso superiore per cui l’Istituto risulta ordinato in cinque classi |
1956 |
Istituzione di una sezione staccata per geometri dell’Istituto “Mosè Bianchi” di Monza. |
1958 |
La sezione geometri diventa sezione dell’Istituto. |
1960 |
Il Liceo Scientifico dispone di una nuova sede e l’Istituto può usufruire di tutto l’edificio |
1962 |
Inizio corsi con orario serale per ragionieri e geometri. |
1965 |
Nasce la sezione staccata di Ponte San Pietro, poi quella di Albino, autonome dal 1980. |
1970 |
Viene attivata la sezione staccata di Zogno, resa autonoma cinque anni dopo. |
1978 |
La succursale di Colognola diventa I. T. C. “Belotti” |
1986 |
Prima rassegna CINEVIDEOSCUOLA |
1989 |
Entrano in funzione, nel piano seminterrato completamente ristrutturato, i nuovi laboratori e le aule speciali. |
1991 |
Istituiti i corsi IGEA (Indirizzo Giuridico Economico Aziendale), mentre il PNI (Piano Nazionale d’Informatica) è stato esteso a tutti i corsi del biennio e del triennio. |
1996 |
Inizia il progetto Sirio per la sezione serale. |
1998 |
Si diversifica l’offerta della sezione serale con il corso PACLE. |
2000 |
Si diversifica l’offerta della sezione diurna con il corso ITER. |
2001 |
Inizia il Progetto PRIMO per studenti stranieri (serale). |
2007 |
L’11 maggio 2007 l’Istituto ottiene la certificazione UNI EN ISO 9001:2000 per l’implementazione e l’applicazione del Sistema di Gestione della Qualità. |
2008 |
L’Istituto diventa TEST CENTER AICA abilitato per lo svolgimento degli esami per il conseguimento dell’ECDL (European Computer Driving License). |
2010 |
L’Istituto si adegua alla normativa sul riordino degli Istituti Tecnici. Indirizzi attivati: “Amministrazione Finanza e Marketing” e “Turismo” |
2013 |
L’istituto celebra 150 anni di Fondazione con numerose iniziative che vedono coinvolti enti esterni, docenti in servizio e non, studenti ed ex studenti dell’istituto. |